Divieto Utilizzo Frutti di Bosco Congelati e Surgelati

Divieto Utilizzo Frutti di Bosco Congelati e Surgelati

Dal 2013 sono in vigore le Raccomandazioni del Ministero della Salute e delle AUSL in merito all’utilizzo dei frutti di bosco nella preparazione degli alimenti rivolte ai consumatori e agli operatori industriali e artigianali del settore alimentare.

I frutti di Bosco più diffusi in commercio in Italia sono:

  • more di tutte le tipologie,
  • lamponi,
  • mirtilli,
  • ribes,
  • amarene,
  • fragole di bosco,
  • ossicocco,
  • uva spina

I frutti di bosco acquistati congelati o surgelati non devono essere consumati crudi, devono necessariamente essere trattati termicamente.

Questa misura è stata introdotta per salvaguardare le persone dall’epatite virale di tipo A, associata al consumo di questa tipologia di prodotti.

I frutti di bosco acquistati congelati, o surgelati, devono essere utilizzati solo previa ebollizione per almeno 2 minuti o, comunque, solo in preparazioni che subiscono un trattamento termico di cottura alle stesse condizioni, es. confetture, creme;

Per le preparazioni che non devono essere trattate termicamente esempio per guarnire o farcire dolci, frullati, yogurt, gelati, devono essere utilizzati solo frutti di bosco freschi.

È liberamente consentito l’impiego di frutti di bosco freschi.

 

Prevedere l’utilizzo dei Frutti di Bosco nel Manuale HACCP

Pasticcerie, gelaterie, attività di ristorazione e analoghe che trattano frutti di bosco congelati o surgelati devono adottare procedure di autocontrollo appropriate e valutare nel proprio manuale di autocontrollo HACCP il rischio derivante dalle attività svolte.

Nelle procedure aziendali di analisi e gestione del rischio, nel manuale HACCP, deve essere considerato il pericolo di virus quali HAV e Norovirus, così come di batteri patogeni (es. Salmonella ed Escherichia Coli).

A disposizione per informazioni e chiarimenti.