ANALISI E LIMITI ACRILAMMIDE NEGLI ALIMENTI – REGOLAMENTO UE 2158 / 2017

ANALISI E LIMITI ACRILAMMIDE NEGLI ALIMENTI – REGOLAMENTO UE 2158 / 2017 

E’ stato pubblicato il 21-11-2017 il Regolamento che disciplina le modalità di autocontrollo dei tenori di acrilammide negli alimenti.

 

ALIMENTI INTERESSATI DAI LIMITI DI ACRILAMMIDE :

  • Patate fritte tagliate a bastoncino, altri prodotti tagliati fritti e patatine (chips), ottenuti a partire da patate fresche.
  • Patatine, snack, cracker e altri prodotti a base di patate ottenuti a partire da pasta di patate.
  • Pane.
  • Cerali per la prima colazione (escluso il porridge).
  • Prodotti da forno fini: biscotti, gallette, fette biscottate, barrette ai cereali, scones, coni, cialde, crumpets e pane con spezie (panpepato), nonché cracker, pane croccanti e sostituti del pane.
  • Caffè: caffè torrefatto e caffè (solubile) istantaneo.
  • Succedanei del caffè.
  • Alimenti per la prima infanzia e alimenti a base di cereali destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia.

 

ANALISI E LIMITI ACRILAMMIDE NEGLI ALIMENTI – REGOLAMENTO (UE) 2158 / 2017

DISTINZIONE DELLE AZIENDE

Il Regolamento distingue tre tipi di realtà aziendali alle quali impone obblighi di controllo differenti, (il produttore su “larga scala” il piccolo produttore locale, il produttore locale che agisce interconnesso ad un’azienda di più ampie dimensioni):

1 – Operatori del settore alimentare che producono e immettono sul mercato i prodotti alimentari.

2 – Operatori del settore alimentare che producono alimenti, svolgono attività di vendita al dettaglio e/o riforniscono direttamente solo esercizi locali di vendita al dettaglio

3 – Operatori del settore alimentare, che producono alimenti, svolgono attività di vendita al dettaglio e/o riforniscono direttamente solo esercizi locali di vendita al dettaglio, e che operano in impianti sotto controllo diretto e nel quadro di un marchio o di una licenza commerciale, come parte o franchising di un’azienda interconnessa di più ampie dimensioni e secondo le istruzioni dell’operatore del settore alimentare che fornisce a livello centrale i prodotti.

 

QUALI OBBLIGHI 

Gli operatori, ovvero le aziende alimentari, che rientrano nella tipologia di cui ai punti 1 e 3 dovranno adottare misure di attenuazione dei livelli di acrilammide attivare metodi di campionamento e analisi di laboratorio per verificare i limiti di acrilammide degli alimenti prodotti.

Gli operatori, ovvero le aziende alimentari, che rientrano nella tipologia di cui al punto 2 dovranno adottare misure di attenuazione dei livelli di acrilammide così come riportanti negli allegati della legge, qualificando materie prime e fornitori, operando con procedure idonee e controllando sul posto gli indicatori della presenza di elevate quantità di acrilammide.

Tutte le aziende che trattano gli alimenti regolamentanti, dovranno adottare nel manuale di autocontrollo, manuale HACCP, il proprio piano di prevenzione, procedure di attenuazione dei livelli di acrilammide e /o di campionamento per analisi di laboratorio di acrilammide.

 

DATA DI ATTUAZIONE

Le disposizioni del regolamento si applicheranno dal 11 aprile 2018

 

COS’é L’ACRILAMMIDE ? 

L’acrilammide è una sostanza chimica che si origina negli alimenti contenenti amidi durante la cottura ad alta temperatura, ad esempio nelle Fritture, nelle cotture al forno o alla griglia, oppure nei processi  industriali a Temperature oltre i 120°C a bassa umidità.

L’acrilammide si origina dalla stessa reazione che  conferisce l’aspetto abbrustolito e ricercato in alcuni alimenti a partire da zuccheri e aminoacidi (soprattutto da “asparagina”) che sono naturalmente presenti (non sono sostanze aggiunte). Ingerita l’acrilammide viene metabolizzata in sostanze che aumentano la probabilità di sviluppare tumori.

 

Scarica la tabella di riferimento con i limiti di acrilammide negli alimenti:  LIMITI ACRILAMMIDE NEGLI ALIMENTI – tabella

Scarica il Regolamento Completo  Regolamento UE 2158 – 2017 

 

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